L’UOMO CON LA VESTAGLIA ROSSA

Informazioni

Autore:

Julian Barnes


Titolo:

L’uomo con la vestaglia rossa


Prezzo:

22,00 euro


Casa Editrice:

Giulio Einaudi Editore

SEGNALAZIONE a cura di Flavia Cellerino

John Singer Sargent ritrasse nel 1881 un elegantissimo uomo in una sontuosa, tizianesca veste da camera rossa.  Parte da questa immagine antica e contemporanea nel contempo, la tumultuosa cavalcata nella Belle époque che lo scrittore inglese Julian Barnes ci regala grazie al suo libro non scontato.

Un libro avvolgente, sinuoso, a tratti fonte di una sorta di vertigine per l’incalzare di nomi, personaggi, vite, azioni, luoghi che riesce a restituirci la complessità relazionale di ogni tempo.

Se volessimo fare un paragone con il presente potremmo quasi parlare di una sorta di facebook, in cui i profili di nomi noti e meno noti si mescolano nel mondo di fine Ottocento, tra Londra e Parigi, gossip, note a margine, grandi discussioni filosofiche e culturali, acciacchi e invidie, malattie e incomprensioni.

La vita, in ogni tempo è tutto questo, e molto di più. Così Barnes, senza forse volerlo, ci restituisce un tentativo di “histoire globalisante” focalizzata soprattutto su Parigi, ma che non disdegna Londra e New York.

Motore (non) immobile dell’azione la vita del signore ritratto: il Dottor Pozzi, non un personaggio di fantasia, ma realmente esistito, e forse più noto di quanto pensassimo, almeno al suo tempo.

Samuel Pozzi, di origine valtellinese, nato in Francia, ginecologo, di fede protestante, bello, elegante, sperimentatore di tecniche chirurgiche e innovatore di pratiche mediche e sanitarie conquista il suo posto al sole in un tempo frenetico, in cui cambiamenti tecnologici, scientifici, di pensiero accelerano ogni aspetto esistenziale.

Uno scienziato e un intellettuale, ricco, charmant, amante di moltissime donne famose (come Sarah Bernhardt), collezionista di quadri da Tiepolo a Corot, residente in Place Vendomes, lettore di Darwin, dreyfusiano, marito (con poco entusiasmo) e padre (vagamente presente), viaggiatore raffinato, amico sincero e affidabile di molti intellettuali (da Henry James a Joris-Karl Huysmans , per dire).

Pozzi è amico di Robert de Montesquieou- Fezensaz (qualcuno lo ricorderà ritratto da Boldini) e di Edmond de Polignac. Conosce Oscar Wilde, Edmond de Goncourt, Paul Valery, viaggia in tutta Europa, non si perde i concerti a Vienna o Bayreuth.

E’ medico stimatissimo, scrive un trattato di ginecologia, introduce le procedute antisettiche e nel frattempo non si nega una vita piena di mondanità e ricercatezza.

Un libro frenetico e anche un po’ nevrotico (come molti tra i comprimari descritti) ci catapulta tra i boulevard di Parigi e nei salotti avvolti da tessuti cangianti, ci restituisce lo spirito del tempo. Operazione non solo letteraria, ma di metodo storico. Protagonisti non le battaglie, ma donne e uomini, semplicemente. Fondamentalmente.

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